INDIGNADOS DE NOANTRI

Cari indignados de noantri che autogol avete fatto a Roma! Complimenti, avete regalato al governo la seconda vittoria in pochi giorni. La prima se l’è conquistata da solo, raggiungendo la fiducia in Parlamento, la seconda è stata la gestione della manifestazione. Seppur a caro prezzo non è caduto nella trappola e non c’è stato un altro Carlo Giuliani, mentre voi vi siete confusi con la teppaglia devastatrice. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

Dite che questa tesi è un po’ troppo ardita? Può darsi, ma certamente è più credibile del goffo tentativo di alcuni di voler attribuire i disordini ad infiltrazioni pilotate dalle stesse forze dell’ordine. Cose già udite per le disgraziate vicende del G8 di Genova, dalle conseguenze giudiziarie ritorte contro gli stessi agenti. Dagli errori s’impara e se la magistratura non tutela più le forze di polizia, ma i teppisti, queste sono le conseguenze.

Quindi, fantascienza per fantascienza, la tesi più credibile non è la vostra. Anche perché è noto che il migliaio di black bloc non erano tutti stranieri (anzi, di stranieri, per il momento, neanche l’ombra), ma c’erano No Tav e vari centri sociali (fonte TG3, non Emilio Fede). Movimenti che godono della vostra comprensione e simpatia. Non di tutti, certo, ma su internet e social network il tam-tam che invitava alla massiccia partecipazione di Roma raccomandava di portarsi dietro occhiali da sole, fazzoletto, limone e Maalox. Forse non il morto, ma lo scontro ve lo aspettavate. Ecco il risultato.

Protestate che vi hanno distrutto una bellissima manifestazione, che le violenze vi hanno sottratto visibilità. Siete completamente imbecilli? Le uniche cose che sono state distrutte sono i negozi, le automobili di cittadini che – con le stesse difficoltà di tutti, anche le vostre che vi hanno fatto scendere in piazza – se le sono guadagnate. Con sacrifici e il loro lavoro. Sono stati feriti rappresentati delle forze dell’ordine e non una sola parola di solidarietà nei loro confronti si è da voi udita. La madonnina spiantata, gettata in strada e distrutta sarà stata opera di qualche imbecille isolato, ma non si può dire lo stesso per gli sputi e gli insulti gratuiti toccati a Pannella.

All’interno del vostro movimento ci sono tanti che ci credono, che pensano veramente di poter cambiare il mondo. Alcuni di voi erano ospiti dall’Annunziata e finalmente avete avuto modo di spiegare le vostre ragioni. Confesso di non aver capito nulla. Cosa significa “democrazia diretta”, “il debito non è nostro, non lo pagheremo”?

La “democrazia diretta” la voleva Gheddafi, ve lo hanno mai detto? E c’era pure quasi riuscito, prima che Obama e Sarkò decidessero di sloggiarlo, precipitando la Libia nella guerra civile e nella disperazione. Da noi non funzionerebbe nemmeno per gestire un condominio e proprio voi lo avete certificato, mostrando al mondo di non essere in grado di organizzare nemmeno una manifestazione.

Per quanto riguarda il debito, studiate, capre! È figlio di quel tipo di democrazia assistenziale che invocate. Inoltre, se Obama e Draghi dicono di comprendervi, fossi in voi, inizierei seriamente a preoccuparmi.

Paolo Visnoviz, 16 ottobre 2011
Zona di frontiera (Facebook) – zonadifrontiera.org (Sito Web)

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