L’altro ieri sera è ricominciato Annozero. L’apertura di Santoro è stata tutta incentrata sull’autocelebrazione di un evento che, a suo giudizio, sarebbe stato epocale: Raiperunanotte. Sinceramente tutti questi sfracelli non li ho visti e credo tutto sommato abbia significato poco, ma una parola va spesa.
Trasmissione partigiana con rari momenti di cattivo gusto, come lo show di Daniele Luttazzi che continua a cercare di far ridere con battute volgari, nascondendosi dietro l’alibi della satira, accampando come scusa l’ispirazione a comici d’oltre oceano, sconosciuti da noi, quali Bill Hicks o George Carlin. Questo dovrebbe bastare, perché noi provinciali italiani ancora oggi guardiamo a tutto quello che proviene dagli Stati Uniti come fosse un riferimento assoluto. Ebbene, George Carlin era talmente volgare nei suoi spettacoli che la Corte Suprema promulgò una legge per impedire che in tv venissero proferite alcuni turpitudini. Lo avessero fatto in Italia avremmo avuto delle manifestazioni in tutto il Paese in difesa della libertà di espressione per anni e anni. Ma gli americani possono tutto, soprattutto da quando c’è Obama. L’altro personaggio citato a riferimento, Bill Hicks, è stato un tossicodipendente passato alla storia per una sua battuta: “Hitler aveva avuto l’idea giusta, ma non è andato fino in fondo”.
Con riferimenti di questo tipo, perché stupirsi del livello degli spettacoli di Luttazzi?
Non è vero che la decisione di sospendere i talk-show sia nata da una scelta illiberale del Governo, come Santoro stesso ha cercato di far credere.
In effetti il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, in seguito all’accoglimento del Tar sulla richiesta di sospensione del divieto, aveva dichiarato che la così detta “par condicio” fosse superata. Sergio Zavoli, Presidente della Commissione di Vigilanza e lo stesso Paolo Garimberti, Presidente di mamma Rai, erano favorevoli alla ripresa della programmazione dei talk-show. E allora? Chi si era messo di traverso è stato il radicale Marco Beltrandi, relatore del regolamento sulla par condicio nella Commissione di Vigilanza Rai, secondo cui la decisione del Tar prima, e dell’AgCom dopo, non avrebbero mutato le regole per i talk show in Rai.
Questo non significa che il Governo, e soprattutto Berlusconi, non abbiano tirato un sospiro di sollievo per il blocco dei talk-show, in particolare proprio per Annozero. Come dargli torto? Se c’è una trasmissione “ad personam” è proprio quella di Santoro, che monotematicamente si occupa di Berlusconi, o al massimo di affari nei quali mister B. è coinvolto. Sempre. Che sia all’opposizione o al Governo, non importa: l’oggetto della puntata e sempre il Presidente del Consiglio. Se non è ossessione questa!
Travaglio si è sperticato a tessere le lodi del Movimento a Cinque Stelle, creatura di Grillo, del quale è stato mandato in onda pure una ampia parte di un suo spettacolo. E’ nota la vicinanza di Santoro e Travaglio all’IDV, a De Magistris, al Popolo Viola, a Grillo e ai grillini. In effetti c’è un comun sentire negli ambienti che gravitano attorno all’IDV e ai movimenti di cui sopra, tanto da renderli poco distinguibili. De Magistris se n’è accorto, lanciando un OPA sul movimento grillista, proponendo una federazione che vada dall’IDV al Movimento a Cinque Stelle, fino a Vendola. Grillo, che è un comico ma non è scemo, l’ha subito incluso in un sonoro “vaffa…”.
Se la situazione è questa, più utile alla tasca di quelli che fanno spettacolo che ad un movimento così confuso, discorde e frastagliato, quale dovrebbe essere la preoccupazione di questo governo e di Berlusconi in particolare? Si vuole correre il rischio di un altro editto bulgaro, per trasformare nuovamente Santoro in una vittima? E’ acclarato che una trasmissione di questo tipo non sposti voti, chi la guarda è già convinto delle proprie idee politiche e non saranno la supponenza di Travaglio o gli strali di Santoro a far cambiare opinione a nessuno. Né pro, né contro. Si tratta di splatter politico, pure fatto male, privo di contenuti. Una trasmissione per tifosi, per quelli che si sono fatti catturare dal tribalismo, dal radicamento delle opinioni, da chi vede un’Italia manichea: da una parte i ladri e i farabutti e dall’altra i puri (con ombre).
Se si volesse fare veramente del male ad uno spettacolo granguignolesco come quello di Santoro, basterebbe che nessuno dell’area di centro-destra vi partecipi. L’audience, senza alcuno sulla graticola, crollerebbe.
Pubblicato su Freedom24
3 aprile 2010