Fino a poco tempo fa abbiamo assistito attoniti ad una paralisi di ogni azione legislativa, culminata in vari affogamenti dell’esecutivo anche su importanti leggi quali quella sull’immigrazione. Un Bocchino soddisfatto non si stancava di dichiarare quanto i finiani fossero determinanti per l’azione di governo, sembrando un discolo perversamente felice di aver appena rotto il giocattolo.
Per mesi, anni, da FareFuturo, dal Secolo d’Italia, ecc. ci hanno fatto una capa tanta descrivendoci quanto Berlusconi fosse il Male incarnato, con toni da far invidia a Grillo o a Di Pietro.
Dal ditino alzato alla costituzione dei gruppi parlamentari – con qualche problema di numero -, poi dal gruppo al partito, la richiesta di dimissioni del Premier – inascoltata – e conseguente ritiro di un Ministro dalla compagine governativa.
Più recente la mozione di sfiducia firmata in congiunzione con l’UDC, API, ecc. Anche questa con qualche problema aritmetico: i 317 numeri strombazzati dal Bocchino distruttore di giocattoli altrui in realtà si scopriranno 309.
Oggi l’arroganza assume toni più morbidi, Filippo Rossi fa finta di nulla e cerca di vendere il suo Caffeina, gli argomenti ritornano ad essere politici, di quella politica aulica che solo i finiani sanno esprimere (un tempo chiamata anche aria fritta); Berlusconi è sempre un mostro, ma un po’ meno, sembra quasi simpatico, tanto che il Bocchino afferma che “non c’è nessuna preclusione ad un Berlusconi bis”.
Avete paralizzato l’Italia, non c’è canale televisivo, non c’è talk-show, telegiornale e cartone animato che non abbia come ospite Briguglio, Granata, Bocchino, Barbareschi; avete rotto le balle anche agli americani, a Murdoch, all’universo mondo e ora venite a dirci che era tutto uno scherzo? Ma andate a cagare.
9 dicembre 2010