PROCURELLA 2000

Da poco leggo.it ha appena battuto la seguente notizia: «Amore auguri! Domani torno a Mi. Pranziamo insieme?». È il testo di un sms che la show girl Sara Tommasi invia al ministro della Difesa Ignazio La Russa il 6 gennaio scorso. Il testo è riportato nell’informativa che la squadra mobile di Napoli ha trasmesso alla procura della Repubblica. La Russa pochi minuti dopo le telefona per dirle, come sintetizzano gli investigatori, che «è appena tornato dall’Afghanistan e che si risentiranno in un altro momento».

Non è possibile intercettare un parlamentare. Questo è quanto recita l’articolo 68 della Costituzione: «Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto […] ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.»

Siamo quindi di fronte ad un atto gravissimo, dove qualcuno ha spiato un Ministro della Repubblica, con il presumibile alibi di voler intercettare Sara Tommasi, trasmettendo successivamente questa informativa alla procura della Repubblica.

Difficile comprendere quanto potranno essere utili per le indagini della Procura questo scambio di telefonate e SMS. Sarà pure difficile risalire alla talpa che ha comunicato questa conversazione privata alla stampa. Eppure non si dovrebbe cercare molto lontano in quanto le strutture coinvolte sono la società che ha effettuato la registrazione, la squadra mobile di Napoli e la Procura. Queste intercettazioni non possono aver passato molte mani e se non si troverà il responsabile sarà solo per mancanza di volontà.

È una faccenda sporca, sleale e molto grave. Sarebbe insopportabile anche se solo vi fossero coinvolti dei semplici cittadini, invece vi è coinvolto addirittura il Ministro della Difesa, carica delicatissima cui fanno capo strutture vitali per la sicurezza del Paese, messe a repentaglio per la nuova moda dei Pm di indagare nelle mutande altrui.

Nel frattempo stanno uscendo degli altri SMS inviati sempre da Sara Tommasi a Silvio Berlusconi e pure a suo fratello Paolo. Il tono di questi è il più disparato, vanno dal «Ti amo ancora, sai? Lady X» a «Spero k krepi kon le tue Tr…»
Non sembrano indagini degne di una Procura della Repubblica, ma di Procurella 2000.

Paolo Visnoviz
9 febbraio 2011

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