SOSTITUITO

Sostituito. Come si cambia una ruota forata o una qualsiasi parte di un motore che, difettosa, ha smesso di funzionare. La materializzazione sulla scena politica del gruppo dei volenterosi di Nucara, venti piccoli indiani, garantisce al Governo la sufficienza alla Camera, rendendo superfluo l’apporto finiano. Non provenienti soltanto dal gruppo misto, ma probabilmente da varie formazioni compresa “Io Sud” della Poli Bortone, acerrima nemica di Fini.

Qualcosa doveva bollire in pentola, anche se pochi si attendevano un simile colpo di teatro in così poco tempo. Fini a Mirabello era teso. Berlusconi alla festa di Atreju era gioviale, rilassato, baldanzoso. Come fosse un gatto che avesse appena mangiato il topo. E il topo pare se lo sia mangiato veramente. La Perina, a Otto e Mezzo, dichiara di non credere i finiani siano stati scaricati e che il loro apporto è garantito, sicuro e scontato per i cinque punti cruciali sui quali il PDL chiederà a fine mese la verifica parlamentare. Spariti d’incanto i distinguo per il nodo Giustizia. Farefuturo per il momento tace.

"Venti poveri negretti se ne andarono a mangiar..."

Certo è che se l’operazione di sostituzione si compirà veramente, è probabile i riflettori sui finiani si spegneranno lentamente o riceveranno energia solamente dalle opposizioni. Allora si spiega come questa mattina, scovati dal Tg di Mentana, il deputato Bocchino e il Ministro alla Giustizia Alfano prendessero amabilmente il caffè assieme, prima di accompagnare i figli al primo giorno di scuola. Toni morbidi, espressioni educate, forse non sorrisi ma di certo nemmeno più l’arroganza di chi pretendeva di avere in pugno l’intero Governo.

Non è certo basterà questo “gruppo di responsabilità nazionale” a rimettere in moto l’esecutivo, a far sì che l’azione parlamentare diventi più fluida; di certo disinnesca il fronte antiberlusconiano interno, sminandone il potere ricattatorio. Il deferimento dei tre discoli ai probiviri probabilmente finirà a tarallucci e vino e le dimissioni di Fini non verranno più richieste. La legislatura continuerà a metà tra tregua armata e mercato delle vacche, sotto l’occhio della Lega attenta a che il federalismo proceda senza troppi intoppi, pronti a buttare il tavolo per aria.

Pubblicato su Freedom24

13 settembre 2010

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