Se i falchi di Forza Italia immaginavano, speravano, credevano che i conti e la conta si sarebbero fatti dopo le regionali, si sono sbagliati. Della grossa, anche. Fini, che non è uno sprovveduto, ha anticipato tutti ed ha iniziato l’opera devastatrice. Muoia Sansone con tutti i pidiellini. Tutti fermi, shoccati. Incapaci di una reazione di fronte a tanto ardire.
Nel Lazio, l’operazione delle liste del PDL è stata tutta condotta da ex aennini.
Si può veramente pensare che Vincenzo Piso, politico di professione di lungo corso, coordinatore regionale del PDL, uomo di Fini che «nel 1999 ha dato vita al Coordinamento dei Circoli di Alleanza Nazionale “Terza Europa”», sia stato così sbadato? L’errore che ha fatto troncherebbe la carriera politica di chiunque, se di errore si fosse trattato. Ma se invece di sbadataggine, fosse strategia, allora il discorso cambierebbe. Allora Piso sarebbe l’eroe che ha silurato la componente di Forza Italia. Il cecchino da ricompensare. Cambierebbe poco, ma non mi risulta sia stato nemmeno ancora dimissionato.
Il siluramento del listino della Polverini potrebbe essere un tentativo di reazione.
In ogni caso quello che lascia di stucco è l’immobilismo e la passività di chi il PDL dovrebbe guidarlo. L’On. Antonio Palmieri si chiede sul suo profilo di Facebook: «Il caos delle firme cresce di ora in ora. Chi sa come finirà?» e quasi contemporaneamente pubblica un link: « PdL – Il Popolo della Libertà – L’AMORE VINCE SEMPRE SULL’INVIDIA E SULL’ODIO ».
Ora, io non sono nessuno ed ho i neuroni stanchi e incazzati, ma una risposta gliela darei e sarebbe quella di dirgli che qualcuno sta cercando di sfasciare il giocattolo, se non se ne fosse ancora accorto. E grazie anche al suo contributo, per aver permesso che il marchio e il nome del PDL fosse usato da cani e porci, per la “pazienza” sua e di altri dirigenti come lui, perché le cose si sarebbero messe a posto dopo le regionali.
Eccoci qua. Prima delle regionali, qualcuno, molti, troppi, per propri interessi stanno segando le gambe delle sedie, del tavolo, delle poltrone e pure del sofà.
Chi non si muove, per inerzia o per paura, subirà l’azione altrui: è la regola.
E adesso, che ormai il giocattolo è seriamente danneggiato, per cortesia, non si aspetti sia completamente rotto per indicare la via a chi questo partito non piace e che vuole affossare. A meno che non si voglia permettere vengano fatti altri danni, prima delle regionali. E in un mese di danni se ne possono fare tanti. Pazienza un corno!
Pubblicato su Freedom24
2 marzo 2010